Premessa:
queste righe sono state scritte durante il viaggio di ritorno, il 7 agosto. Il 10 agosto Maria è stata rilasciata! Riteniamo importante divulgare comunque queste note come contributo alla continuazione della lotta per la libertà di tutti i compagni!
Siamo saliti ad Amburgo per una necessità umana, in questa vicenda che di umano ha solo la solidarietà che si è sviluppata attorno ai compagni e alle compagne arrestate. La necessità di tutti i compas di Maria e Fabio di toccare con mano, di respirare l’aria, solcare le strade ancora calde di lotta e rivolta. Ma anche i luoghi in cui i nostri compagni sono stati presi.
Ci siamo fermati poco piu di un giorno, che per intensità e calore umano è durato tantissimo. Tante compagne/i ci hanno fatto sentire a casa nostra, ci hanno dato solidarietà, affetto, assicurando tutto l’appoggio per il futuro ai ragazzi in carcere e a noi tutti. Ce lo hanno proprio detto al momento dei saluti: “We are a family now!”
Dai giovanissimi compas che ci hanno ospitato nel Barco Liberado, una chiesa squattata da poche settimane, alle compagne/i del Rote Flora dove la condivisione è stata fortissima. E tutte/i gli altri, tanti, bellissimi.
Ogni prima domenica del mese si svolge il corteo/presidio a Billwerder, domenica 6 agosto quindi c’eravamo anche noi, assieme a 150 fratelli e sorelle rumorosi e solidali, con il camion, lo striscione del Postaz in mezzo a tanti altri. “Welcome to Hell” apriva il corteo in mezzo ai campi.
Poi l’arrivo davanti al mostro: un carcere moderno, con tre livelli di mura, creato da carogne specializzate nell’annientamento della dignità, della vita, della solidarietà. Gestito da aguzzini che tradiscono l’umanità ogni giorno.
Assieme a tant* proletar* anche tanti ragazzi/e arrestati al G20 sono chiusi lì dentro da più di un mese. Ognuno subisce ogni ora dosi di cattiveria, privazione, regole assurde.
Oggi però a tutti loro è arrivata una folata di aria solidale! In tanti, parenti, amici, solidali ci siamo sgolati al microfono per farci sentire. Abbiamo appreso dopo che l’ora d’aria era stata sadicamente anticipata per evitare contatti, ma alla facciaccia degli sbirri qualcuno ci ha sentito lo stesso… E comunque le decine di lettere che i ragazzi ricevono ogni giorno, li avevano avvisati, gli racconteranno.
L’intensità di questo pomeriggio li avvolgerà comunque! E questo vale anche per Fabio!
Basco, francese, ceco, russo, italiano, polacco e tutte le lingue degli arrestati hanno trapassato le mura. E continueranno a farlo! Siamo tornati indietro un po’ meno tristi, salutati con affetto alla fine del corteo da alcuni abitanti del quartiere. Poi uno scambio di impressioni con gli avvocati del legal team che in questi giorni vedranno alcuni compas portando il nostro saluto. E via al Rote Flora, lo spazio occupato da 29 anni che si trova nel pieno della zona che ha visto i momenti piu caldi della rivolta del mese scorso, ospitati per una cena che si è trasformata in calda assemblea con compagni e compagne che volevano sapere tutto di noi, di cosa succede in Italia, di cosa si può fare assieme, per la libertà di tutti.
La rete solidale e complice esiste, oggi è ancora piu forte: la libertà dei compagni arriverà, ma questo legame resta, perché c’è ancora tutto da fare, da conquistare!
Alla fine un giro notturno per S. Pauli e per le strade dove lo scontro e la rivolta sono stati più intensi, finalmente sentendo la versione di chi c’era, non quella di sbirri, giornalisti e del pagliaccio al governo della città: la versione che parla di lotta e repressione feroce, di solidarietà ai manifestanti da parte del quartiere, di massacri e istinti omicidi e vendetta degli sbirri. Cose che fanno sembrare una vetrina rotta quello che è: solo una vetrina rotta, appunto…
Torniamo a Feltre col peso nel cuore di allontanarci da Maria e Fabio. Ma in realtà oggi gli siamo ancora più vicini. Torniamo con tanta voglia di lottare per loro, sapendo che lassù non sono soli.
FABIO, MARIA, RICCARDO, EMILIANO, ALESSANDRO, ORAZIO TORNERETE PRESTO!
TUTTI LIBERI TUTTE LIBERE! FUOCO ALLE CARCERI!
POSTAZ
English version
Foreword: we wrote the following lines on 7th August, on our way back from Hamburg. On 10th August Maria has been released! However we think it is important to spread these notes as a contribute to the ongoing struggle for the liberation of all the comrades!
IMPRESSIONS OF HAMBURG
We have been to Hamburg moved by a human need, inside this matter where the only human thing is the solidarity that has grown around the arrested comrades. The need for all Maria and Fabio’s comrades to touch with their hands, to breathe the air, to walk the streets still warm from struggle and riot. The need to see the places where our comrades have been caught.
We stopped there only for a little more than one day, but that day, filled with intensity and human warmth, lasted forever. Many comrades made us feel at home, gave us solidarity, affection, and promised all their support, in the future, to the girls and boys held in prison and to us all. They told us so when it was time to say goodbye: “We are a family now!”.
From the young comrades that had us as guests at the Barco Liberado, a church squatted some weeks ago, to the comrades at the Rote Flora, where the sharing was so strong. And all the many beautiful others.
Every first Sunday of the month a march to and a demonstration at Billwerder takes place, therefore on Sunday 6th August we were there too, alongside 150 noisy and solidary brothers and sisters, with a truck, and among many others, the banner from Postaz. “Welcome to Hell” opened the march through the fields.
Then we came in front of the monster: a modern prison, with three rows of walls, conceived by oppressors skilled at annihilating dignity, life, solidarity. Run by tormentors who betray humanity everyday.
Many people who were arrested at G20 have been locked in there for more than a month, together with many proletarians.
All of them are suffering every hour from viciousness, deprivation, absurde rules.
Nevertheless, today all of them have been reached by a blast of solidary breeze! All of us, many friends, relatives, supportive people, shouted ourselves hoarse at the microphone to be heard inside the prison.
Only after the demonstration we heard that yard time had been brought forward to sadistically avoid contact, but, in spite of the cops’ ugly face, somebody heard us all the same…anyway the dozens of letters the prisoners receive everyday had warned them before, and will tell them afterwards.
This afternoon’s intensity will shelter them anyway! And that goes for Fabio as well!
Basque, French, Czech, Russian, Italian, Polish and all the languages of the arrested passed over the walls. And they will continue to do so!
We went back a little less sad, greeted warmly at the end of the march by people living in the neighborhood. Then we exchanged ideas with the legal team lawyers, who will meet some comrades in the next days and will send them our love. So, off we went to the Rote Flora, a social space squatted for 29 years now which stands in the middle of an area deeply involved in last month’s riot, and where we had dinner and later a warm assembly with the comrades who wanted to know everything about us, about what’s going on in Italy, and what we can do together, for everybody’s freedom.
There’s still a solidarity and complicity network, and today it’s even stronger: freedom will come for the comrades, but this bond lives on, because everything has to be done and to be conquered yet!
In the end, we had a walk in St. Pauli and on the streets where the most intense clashes and riots took place, finally listening to the words of the people who were there, and not to those of the cops, the journalists, and the joker who rules the city: the side of the story telling about struggle and fierce repression, about solidarity from the neighborhood to the demonstrators, about the beatings and the homicidal, vengeful tendencies of the police. Things that make a smashed window look like what it is: just a smashed window, indeed…
We come back to Feltre with a heavy heart because we’re getting away from Maria and Fabio. Actually, today we are even closer to them. We come back with a huge desire to struggle for them, knowing that they are not alone.
FABIO, MARIA, RICCARDO, EMILIANO, ALESSANDRO, ORAZIO, YOU WILL BE BACK SOON!
FREE ALL THE PRISONERS! FIRE TO THE PRISONS!
POSTAZ