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10 febbraio 2024 – Manifestazione per la Palestina – Cessate il Fuoco – Corteo e Presidio

Manifestazione per la Palestina – Cessate il Fuoco

corteo che parte da Prà del Moro alle 14:30 per arrivare al presidio in Largo Castaldi
Comunicato del gruppo organizzatore
La guerra, qualsiasi guerra, è barbarie, una barbarie che da sempre si abbatte sui più deboli, una barbarie che dilania interi popoli per il profitto di pochi, perché è il profitto la fucina di ogni guerra, sotto forma di egemonia territoriale o di risorse da depredare, nascosto dietro ai nazionalismi o a conflitti alimentati dalle grandi potenze.
Così come occorre ripudiare la barbarie, ripudiare ogni guerra, occorre ripudiare le ragioni che la sostentano. E in questo il conflitto fra palestinesi e israeliani non è differente, poiché non nasce dall’inimicizia, ma dall’appropriazione della terra palestinese, terra che è memoria oltreché vita, occupata dall’esercito israeliano ormai da generazioni.
Ecco la natura, la storia del conflitto, una storia di espropriazioni ed eccidi avvallati dai governi israeliani, che hanno negato costantemente il dialogo al popolo palestinese consegnandolo di fatto al terrorismo, e macchiandosi così del sangue degli israeliani, non soltanto dei palestinesi.
I palestinesi massacrati a Gaza, oggi, i palestinesi delle generazioni passate, vittime di un lento ma ininterrotto genocidio. I palestinesi che non rinunceranno mai alla propria terra, alla propria vita, alla propria memoria. Né dovrebbero.
Perciò, si manifesta innanzitutto per il cessate il fuoco, ma con la consapevolezza che un’alba di pace in Palestina potrà sorgere solamente con la fine dell’occupazione israeliana.


PADRONI DI NIENTE, SERVI DI NESSUNO! Sabato 19 giugno dalle ore 17:00


4.06.21 ore 18: Assemblea Pubblica sulla Hydro


“Nostra squadra è il mondo intero!” 2 giorni di calcio e musica contro il razzismo

Sabato 19 e domenica 20 settembre 2020 il calcio popolare arriva a Feltre con «Nostra squadra è il mondo intero!», evento di calcio a 8 no Borders e musica contro il razzismo.
Calcio d’inizio alle 14:30 appena sopra al campus Tina Merlin, in quello che è stato ribattezzato per l’occasione «Stadio autogestito Radiosa Aurora» in onore del partigiano Mario Bernardo, combattente sulle Vette Feltrine durante la Resistenza.
Un campo lasciato a se stesso anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria, privando chi fatica a vivere il centro di uno dei rari luoghi d’incontro e di condivisione. È bastato un colpo di telefono, un appuntamento e qualche utensile per tornare a vederlo popolato, e qualche ora di lavoro per attraversarlo nuovamente palla al piede. A dimostrazione che quel campo è molto di più di un terreno di gioco.
A fronteggiarsi in questa prima edizione 8 squadre, invitate o improvvisate per l’occasione, che si affronteranno in due mini gironi a partita secca nella giornata di sabato 19.
Durante la cena guarderemo il documentario «Here to stay» (Religion of Sports, 2ª stagione), sulla storia del FC Lampedusa Hamburg, squadra composta principalmente da rifugiati internazionali. Parleremo di cosa significa calcio popolare e no borders, e di quanto lo sport possa aiutare ad abolire i confini anche mentali che inconsapevolmente ci condizionano ogni giorno.
Dalle 21, Loosedog live from Flusso U.S.C + Lo_Fr, L’8 e Gosu e a seguire The Atom Tanks ci porteranno in vacanza tra la Giamaica i Balcani e le strade del mondo con il loro «catchy sound for festa granda».
«Festa granda» vuol dire socialità, non essere da soli. L’evento è organizzato nel rispetto delle norme anti-covid, anche se il covid non può né deve diventare una scusa per impedirci di stare insieme anche in questa emergenza. L’importante, come al solito, è essere responsabili quel tanto che basta.
Per tutta la giornata di domenica 20, le fasi finali del torneo e la consegna dei (simbolici) premi alla prima squadra classificata e al miglior realizzatore del torneo.
Ama il calcio, odia il razzismo! (Ma anche il fascismo, il sessismo, l’abilismo, l’omotransfobia…)


Con il cuore a pezzi, padroni di niente, servi di nessuno.


::: Massima solidarietà al misterioso autore dell’attacchinaggio contro Confindustria supermercati e padroni di martedì notte :::

Chi sei? Non importa. Siamo sulla stessa barca, noi…
La pandemia ha portato sotto gli occhi di tutti cose già ben note a chi già prima viveva sulla propria pelle la difficoltà di starci dentro. Cose che tutti sappiamo ma che politica e media anche nostrani tengono accuratamente sotto il livello dei radar.
Primo. La precarietà della vita quotidiana che una grossa fetta di popolazione si trova a vivere. Perdi il lavoretto a chiamata o la borsa di studio, la cassa integrazione non arriva, i supermercati alzano i prezzi… insomma: ti ritrovi a dover decidere se pagare le bollette a fine mese o fare la spesa.
In sostanza sei sempre più povero/a.
[Questo ovviamente non vale per i soliti (padroni). Loro possono continuare indisturbati a racimolare grano e a piangere il morto al TG e sui giornali]
Secondo. Il servilismo di certi giornalisti e dei sindacati, spesso con risvolti (tragi)comici. Ormai ben consci della lunghezza del loro guinzaglio, questi non si limitano nemmeno più a un omertoso mutismo, ma si mettono a vessare con le peggiori menzogne (che suonano più come unghie su uno specchio) chi si organizza anche solo per mandare a fanculo qualche prepotente o padrone di merda.
[Sostanzialmente: se lo fai tu, povero stronzo, è “manifestazione d’odio”; se lo fa un padrone, è una “testimonianza drammatica”]
Ma non solo giornalisti. In questa cloaca di “solidarietà a Confindustria” non potevano certo mancare i politicanti di provincia, come il fedelissimo Luca De Carlo – che, in cerca di consenso lassù, tra le alte sfere nostrane, sa benissimo dove vada passata la lingua.
Il fatto che anche CISL si sia stretta attorno agli industriali non ci sorprende. Tanto meno l’articolo del Gazzettino, dove vengono riportate fonti parziali (se girate per Feltre potrete notare che i manifesti non si rivolgono solo a ConfIndustria, ma anche contro gli indifendibili proprietari di immobili e supermercati, minimamente citati nell’articolo) o addirittura false (non c’è nessun manifesto contro le forze dell’ordine: purtroppo, aggiungiamo noi). Un articolo in cui vengono definite “farneticanti” frasi come:
“In tempi di crisi come questa sarebbero necessari dei prezzi calmierati su tutti i prodotti. Non possiamo permetterci il biologico da ricchi e non vogliamo accontentarci delle verdure del discount piene di pesticidi”.
Pensa te che scandalo.
Le parole che padroni e padroncini giudicano “farneticanti” sono salute, cibo e casa per tutti. Privilegi scontati per loro, certo. Ma necessità per noi, per poter condurre una vita dignitosa.
Quindi ecco, la prossima volta che vi vengono a dire che siamo sulla stessa barca, bè, non siamo davvero sulla stessa barca.
|| Il PostaZ – per una vita non imposta ||

Sabato 9 novembre: Glock’n’Roll!


31.10.19 The Walking Tech…Halloween Nightmare!


19.10.19: Party Wild(e)!

The importance of LGBTQ+!


Sabato 12 ottobre: Karaoke Autumn Leaves Edition!