::: Massima solidarietà al misterioso autore dell’attacchinaggio contro Confindustria supermercati e padroni di martedì notte :::

Chi sei? Non importa. Siamo sulla stessa barca, noi…
La pandemia ha portato sotto gli occhi di tutti cose già ben note a chi già prima viveva sulla propria pelle la difficoltà di starci dentro. Cose che tutti sappiamo ma che politica e media anche nostrani tengono accuratamente sotto il livello dei radar.
Primo. La precarietà della vita quotidiana che una grossa fetta di popolazione si trova a vivere. Perdi il lavoretto a chiamata o la borsa di studio, la cassa integrazione non arriva, i supermercati alzano i prezzi… insomma: ti ritrovi a dover decidere se pagare le bollette a fine mese o fare la spesa.
In sostanza sei sempre più povero/a.
[Questo ovviamente non vale per i soliti (padroni). Loro possono continuare indisturbati a racimolare grano e a piangere il morto al TG e sui giornali]
Secondo. Il servilismo di certi giornalisti e dei sindacati, spesso con risvolti (tragi)comici. Ormai ben consci della lunghezza del loro guinzaglio, questi non si limitano nemmeno più a un omertoso mutismo, ma si mettono a vessare con le peggiori menzogne (che suonano più come unghie su uno specchio) chi si organizza anche solo per mandare a fanculo qualche prepotente o padrone di merda.
[Sostanzialmente: se lo fai tu, povero stronzo, è “manifestazione d’odio”; se lo fa un padrone, è una “testimonianza drammatica”]
Ma non solo giornalisti. In questa cloaca di “solidarietà a Confindustria” non potevano certo mancare i politicanti di provincia, come il fedelissimo Luca De Carlo – che, in cerca di consenso lassù, tra le alte sfere nostrane, sa benissimo dove vada passata la lingua.
Il fatto che anche CISL si sia stretta attorno agli industriali non ci sorprende. Tanto meno l’articolo del Gazzettino, dove vengono riportate fonti parziali (se girate per Feltre potrete notare che i manifesti non si rivolgono solo a ConfIndustria, ma anche contro gli indifendibili proprietari di immobili e supermercati, minimamente citati nell’articolo) o addirittura false (non c’è nessun manifesto contro le forze dell’ordine: purtroppo, aggiungiamo noi). Un articolo in cui vengono definite “farneticanti” frasi come:
“In tempi di crisi come questa sarebbero necessari dei prezzi calmierati su tutti i prodotti. Non possiamo permetterci il biologico da ricchi e non vogliamo accontentarci delle verdure del discount piene di pesticidi”.
Pensa te che scandalo.
Le parole che padroni e padroncini giudicano “farneticanti” sono salute, cibo e casa per tutti. Privilegi scontati per loro, certo. Ma necessità per noi, per poter condurre una vita dignitosa.
Quindi ecco, la prossima volta che vi vengono a dire che siamo sulla stessa barca, bè, non siamo davvero sulla stessa barca.
|| Il PostaZ – per una vita non imposta ||

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