Solidarietà a compagni e compagne della Nave dei folli

Nella notte fra venerdì 21 e sabato 22 settembre è stata danneggiata l’entrata della sede del circolo anarchico roveretano “Nave dei Folli”. Ciò che abbiamo ricostruito è che probabilmente una bacheca con affissi i nostri manifesti è stata data alle fiamme e da lì il fuoco si sarebbe propagato al portone. Pensiamo che se fosse stato un atto organizzato con l’intenzione di danneggiare seriamente la sede le modalità sarebbero state altre, e non è tanto questo episodio a non farci dormire sonni tranquilli quanto quello che ci sta accadendo attorno da mesi ormai: aggressioni fasciste (quelle sì organizzate, come gli incendi alle case d’accoglienza per i profughi, o le incursioni nei pronti soccorsi per cacciare i senza tetto) e razziste che si susseguono in un incessante escalation e nell’indifferenza pressoché generale. Mentre i governi continuano ad attaccare le condizioni di vita e di libertà di tutti, un’abile propaganda anti immigrati e solidali sposta la rabbia dal vero nemico, lo Stato, dirottandola in una feroce e tristemente già vista guerra fra poveri.

Non c’è molta differenza fra l’incendio appiccato alla Nave dei Folli, che non considera i suoi effetti potenziali (se un passante non avesse allertato i Vigili del Fuoco sarebbe stata a rischio l’incolumità degli abitanti dell’intero stabile) e i tanti vili e gravi gesti di aggressione ai migranti a cui stiamo assistendo in strada.

Ciò che è radicalmente diverso sono le pratiche di azione diretta contro lo Stato, gli eserciti, le multinazionali e le istituzioni conniventi che in questi anni hanno indicato con chiarezza e precisione (senza il rischio di coinvolgere terzi che non centrano nulla) chi affama e avvelena davvero la gente.

Ciò che è accaduto non sposta di un millimetro le nostre pratiche e le nostre idee, la Nave dei Folli continuerà ad essere uno spazio di incontro e discussione per cambiare questo mondo.

Nave dei Folli


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W2H Sabato 1 settembre, ore 17

Welcome 2 hell – padroni di niente, servi di nessuno
Sabato 1 settembre, ore 17
Dibattito “Nuovi linguaggi per la sovversione del presente” – tavola rotonda
Interverranno:
Marcello Tarì (autore di “Non esiste la rivoluzione infelice”), Anna Curcio (Commonware), Gigi Roggero (autore di “Il treno contro la storia”) e Giampaolo Capisani (geopolitico)

Il contributo di Andrea Fumagalli, autore di “Economia politica del comune”


WELCOME 2 HELL

Welcome two Hell ritorna! Nato a fine estate 2017 come risposta solidale alla repressione che ha colpito tanti e tante compas a seguito delle giornate anti G20 di Amburgo, quest’anno è ispirato da una serie di parole che riassumono lo spirito libertario e autonomo che informa le nostra quotidianità: Padroni di niente e servi di nessuno!

Il bisogno che sentiamo e che vogliamo soddisfare è sempre quello di libertà, solidarietà, condivisione, scambio, relazione e approfondimento di linguaggi, pratiche e saperi che informino la sovversione del presente. Un presente che possiamo chiamare dominio, fascismo vecchio o nuovo, sfruttamento e nocività chiamati “sviluppo”, desolidarizzazione e precarietà, diffusione della paura e limitazione della libertà… un presente che vogliamo ribaltare!

Welcome two Hell sarà musica, condivisione di cibo e spazi, scambio e discussione, viaggi nella memoria del movimento, nel presente e nel futuro, festa e birrette che irrompono nella normalità della provincia. Tre giorni sottratti collettivamente alla paura e al razzismo, per prenderci e costruire la vita che vogliamo!


27.07: Karaoke Night once again!


Sabato 21 luglio: Untitled Rap Night @Pz!


Sabato 7 luglio: Feltre ODIA: la polizia non può jammare /// jam session aperta

 

Ritornano le grandi jam session al Postaz.
Passa la serata a cantare e suonare con noi!
Come al solito la parola d’ordine è disordine!

– Il Postaz – Per una vita non imposta!


23/06: Aggretsuko Karaoke!


Contro razzismo e frontiere


Domenica 3 giugno 2018: presentazione del libro Hevalen con Davide Grasso

A poco più di 2 mesi dalla caduta di Afrin, città simbolo della resistenza curda, per mano dell’esercito turco e dei suoi alleati dell’Isis, le Ypj Ypg circondano Daesh a DeirElZor. La Rivoluzione in Rojava dunque non si è arrestata e il grande esperimento delle comuni e del confederalismo democratico continua.
Avremo la possibilità di ascoltare la testimonianza diretta di un compagno che dal 2015 combatte in sostegno alla Federazione democratica della Siria del Nord e ci racconterà “del suo viaggio, della sua guerra, delle contraddizioni che ogni rivoluzione si porta dentro e deve affrontare.”
A seguire cena benefit per la campagna #noisiamoAfrin.